La Fine del Mondo
Le ultime birre sono nate durante il nostro primo anno di attività, il 2012. Per essere più precisi, il 21 Dicembre del 2012, una data che molti di voi ricorderanno per la presunta profezia dei Maya.
Proprio per sfidare l’imminente Fine del Mondo, quel giorno e il seguente Birra Bozz decise di produrre due birre speciali, che ancora oggi vengono messe in vendita esclusivamente nello stesso periodo dell’anno.
Proprio per sfidare l’imminente Fine del Mondo, quel giorno e il seguente Birra Bozz decise di produrre due birre speciali, che ancora oggi vengono messe in vendita esclusivamente nello stesso periodo dell’anno.
La End of the World è una geniale intuizione di Alan, il nostro Mastro Birraio. Per celebrare la bufala, egli inventò una ricetta molto estroversa e originale. Decise di aggiungere dello zucchero di canna greggio (Jacutinga, BIO) e, fortunatamente, ignorò la nostra iniziale diffidenza.
Lo Jacutinga ha prodotto una birra atipica, già a partire dalle apparenze. La End of the World è una birra di colorazione scura, che lascia intravedere alcune velate sfumature violastre. Mentre viene servita, forma una corona di schiuma molto intensa e brillante, impreziosita di pagliuzze dorate.
Le particolarità della End of the World si ripresentano naturalmente anche al palato. Si tratta difatti di una birra molto pastosa, che ci regala la sensazione di mangiare piuttosto che di bere. Ha un sapore dolce e gustoso.
È una birra che si presta bene per sostituire (o arricchire, perché no?) un bel dolce a fine pasto, come per esempio un panettone.
Lo Jacutinga ha prodotto una birra atipica, già a partire dalle apparenze. La End of the World è una birra di colorazione scura, che lascia intravedere alcune velate sfumature violastre. Mentre viene servita, forma una corona di schiuma molto intensa e brillante, impreziosita di pagliuzze dorate.
Le particolarità della End of the World si ripresentano naturalmente anche al palato. Si tratta difatti di una birra molto pastosa, che ci regala la sensazione di mangiare piuttosto che di bere. Ha un sapore dolce e gustoso.
È una birra che si presta bene per sostituire (o arricchire, perché no?) un bel dolce a fine pasto, come per esempio un panettone.
Bugarach è un piccolo villaggio francese, che si trova a ridosso dei Pirenei. È popolato da poco meno di 200 anime, che si dedicano principalmente all’allevamento e alla pastorizia (Wikipedia dixit). Secondo alcune profezie, è uno dei pochi luoghi che sarebbero scampati alla fine del mondo.
Proprio per questo, il 21.12.2012, migliaia di creduloni hanno cercato di raggiungere Bugarach in cerca di salvezza. Invece di unirsi a loro, Birra Bozz ha deciso di produrre una particolare varietà di Rossa, che ha preso giocoforza il nome del villaggio.
Essendo in inverno, abbiamo deciso di alzare il grado alcolico al 7° e di usare una luppolatura molto leggera, per esaltare al meglio il gusto caramellato dei malti d’orzo. Presenta anche alcune piacevoli note biscottate.
Proprio per questo, il 21.12.2012, migliaia di creduloni hanno cercato di raggiungere Bugarach in cerca di salvezza. Invece di unirsi a loro, Birra Bozz ha deciso di produrre una particolare varietà di Rossa, che ha preso giocoforza il nome del villaggio.
Essendo in inverno, abbiamo deciso di alzare il grado alcolico al 7° e di usare una luppolatura molto leggera, per esaltare al meglio il gusto caramellato dei malti d’orzo. Presenta anche alcune piacevoli note biscottate.